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Trento, 22 giugno 2014 «La Provincia non vuole ascoltare alternative al futuro Piano provinciale dei rifiuti. Vogliono fare un investimento di milioni di euro per uno stabilimento industriale che produrrà combustibile solido dannoso per l’ambiente e che ad oggi non ha alcun mercato». I Verdi del Trentino ornano alla carica contro il futuro Piano Rifiuti provinciale sul quale ormai da diverso tempo si discute. Ad essere duramente criticata è l’intenzione da parte della Provincia di chiudere il ciclo della gestione rifiuti costruendo uno stabilimento industriale nuovo, presso la discarica Ischia Podetti, al posto della passata idea dell’inceneritore. «Più volte - ha spiegato il portavoce dei Verdi - abbiamo cercato di aprire un dibattito sul futuro di questo piano. Ma fino ad oggi nessuno ha voluto ascoltarci. Abbiamo consegnato nelle mani dell’assessore Mauro Gilmozzi la nostra proposta alternativa ma da parte sua non è arrivata alcuna considerazione». Il problema principale, ha spiegato Ianes, sta nel fatto che la produzione del cosiddetto «combustibile solido» (CSS), in Trentino al momento non avrebbe alcun acquirente. «Questo prodotto equivale a bruciare i rifiuti - spiegano i Verdi - con emissioni dannose per la salute e l’ambiente». La proposta alternativa dei Verdi si basa su tre punti. Il primo consiste nel valutare la realizzazione di un impianto industriale di trattamento meccanico del residuo indifferenziato nel sito della Whirlpool, evitando, in questo modo, la costruzione di un nuovo stabilimento. Il secondo punto consiste in un percorso di conversione di quest’ultima struttura analizzando soluzioni che prevedono il recupero delle materie e non la gestione dei rifiuti, sulla traccia del «Progetto Cerani». Infine, in alternativa alla Whirlpool, di valutare un progetto di trattamento meccanico del residuo indifferenziato con una gestione all’avanguardia. «La nostra proposta - conclude Ianes - tutelerebbe l’ambiente e produrrebbe utile per le casse provinciali».
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